CLASSIFICAZIONI DEI TIPI DI NAVI

Si definiscono navi tutti quei galleggianti di notevoli dimensioni capaci di muoversi autonomamente da un punto all’altro della superficie terrstre.

Le navi possono essere classificate in quattro grossi gruppi:

-Secondo il loro mezzo propulsivo;

-Secondo l’uso cui sono destinate;

-Secondo il tipo di scafo e le sue sovrastruttre;

-Secondo il sistema d’ossatura usato per la loro costruzione.

In questo paragrafo verranno classificate le navi secondo gli usi cui sono destinate. Esse si distinguono in:

-Navi da Guerra;

-Navi da Pesca;

-Navi da Diporto;

-Navi Mercantili.

Sarà descritto ogni tipo di nave menzionato, con particolare riferimento alle navi mercantili.

- Navi da guerra

Sono navi progettate per svolgere le diverse attività connesse con una guerra combattuta sul mare. Le Marine Militari moderne sono costituite da un'ampia varietà di navi, sempre più specializzate per adeguarsi ai continui mutamenti nella strategia e nelle tattiche della guerra navale moderna. Fino ai primi anni del XX secolo, la marina militare rappresentava il mezzo principale con cui un paese poteva estendere il proprio potere nel mondo. A partire dalla seconda guerra mondiale, tuttavia, la supremazia della nave di superficie è stata messa in discussione dallo sviluppo di aeroplani a lungo raggio, progettati per colpire in ogni punto della Terra in poche ore, e di sottomarini nucleari armati di missili e capaci di devastare oltre cento città in una singola operazione. I principali impieghi strategici delle navi di superficie moderne sono tre: il primo è la ricerca e la distruzione di sottomarini nemici armati di missili a testata nucleare; il secondo è il trasporto di una forza d'attacco aerea nelle regioni in cui non sono disponibili basi aeree adeguate; il terzo è il trasporto e l'appoggio di truppe di terra mediante naviglio da sbarco. Nelle marine moderne queste diverse funzioni sono svolte non dall'intera flotta indiscriminatamente, ma da unità operative costituite da navi specializzate, che però non sono saranno descritte in questa relazione.

 

 

- Navi da pesca

A questo tipo appartengono tutte quelle navi che sono impiegate nella pesca commerciale. In genere i pescherecci hanno dimensioni ridotte, solitamente inferiori a 18m di lunghezza. Le flotte da pesca delle nazioni con attività di pesca molto sviluppate comprendono spesso mezzi molto grandi, ma le piccole imbarcazioni, propulse da remi, vele o motori, rappresentano il maggiore investimento singolo dell'industria della pesca della maggior parte delle nazioni. Nonostante lo sviluppo delle imbarcazioni da pesca fosse cominciato già nell'antichità, ci sono pervenute solo scarse documentazioni su queste imbarcazioni, almeno fino al XVIII e al XIX secolo.

I pescherecci utilizzati in Europa presentavano una vasta gamma di modelli e attrezzature. Le attrezzature con vele al quarto o con vele latine erano abbastanza comuni ed anche i ketch e i cutter a rande vennero diffusamente impiegati dai pescatori dell'Europa del nord.

Le antiche imbarcazioni da pesca asiatiche erano molto diverse tra loro. I pescatori cinesi svilupparono una gran varietà di imbarcazioni a voga, a remi e a vela che potevano anche superare i 21 m di lunghezza totale. Nell'Asia meridionale venivano impiegate per la pesca sottocosta sia canoe scavate sia vari tipi di imbarcazioni a fasciame. In Malesia venne sviluppata un'agilissima canoa a vela a doppia punta, il prau.

Nell'America settentrionale vennero sviluppati oltre 200 diversi tipi di imbarcazioni da pesca,ciascuna adatta alle diverse condizioni geografiche, climatiche o economiche prevalenti nella regione dove venivano impiegate. Le antiche imbarcazioni più diffuse tra i pescatori americani erano erano attrezzati con vele a saccoleva. Poiché molte delle vecchie imbarcazioni da pesca nordamericane avevano scafi con ridotto pescaggio, era molto diffuso l'impiego del centrochiglia. Alcuni modelli a centrochiglia vennero rimpiazzati alla fine del XIX secolo da tipi con scafi a chiglia. Successivamente, immediatamente dopo la comparsa di affidabili motori a benzina, vennero eseguiti numerosi tentativi di impiegare battelli a motore per la pesca sottocosta.Dopo la guerra la sostituzione dei vecchi modelli a vela divenne abbastanza rapida anche in Europa.

Attualmente, alcuni paesi, come il Giappone, gli Stati Uniti e la Russia, sono in grado di posizionare enormi flotte da pesca autosufficienti in zone di pesca lontane dalle proprie coste. Gigantesche navi dotate di ospedali, officine di riparazione, cisterne di combustibile, biblioteche e altre strutture primarie e di conforto fungono da centri di controllo per nugoli di pescherecci di dimensioni inferiori. Alcune flotte sono costituite da grossi pescherecci dotati di impianti di refrigerazione o di veri e propri stabilimenti che pescano, trattano e immagazzinano il pesce rimanendo in mare per settimane, per poi consegnare i loro prodotti ancora in eccellenti condizioni a centinaia o migliaia di chilometri dalle zone di pesca. 

La maggior parte dei battelli di dimensioni maggiori sono costruiti in acciaio. 

La maggior parte dei nuovi pescherecci viene progettata per un particolare metodo di pesca, ma alcuni vengono costruiti in modo che possano essere facilmente convertiti per l'impiego in altri tipi di pesca. 

Nonostante vengano pescate numerose varietà di pesci, vengono impiegati solo pochi tipi fondamentali di pescherecci. Pertanto, piccole imbarcazioni con motore a benzina, di dimensioni comprese tra 6 e 12m di lunghezza, possono essere attrezzate per la pesca con trappole, reti o lenze. L'impiego di macchinari idraulici, della navigazione elettronica e di strumenti per la ricerca dei pesci sta ormai facendo scomparire una parte delle mansioni più ingrate, un tempo tipiche di quest’attività.

Per il traino delle reti sono impiegati pescherecci propulsi da motori diesel e con dimensioni comprese tra 12 e 90m di lunghezza. Attualmente la maggior parte dei nuovi pescherecci trainano le reti da poppa dove vengono calate e issate sopra una rampa. Quest'ultimo tipo di battelli viene considerato più efficiente. I pescherecci per la pesca dei gamberetti trascinano le loro reti appese ad aste che si estendono da ogni lato dell'imbarcazione. Tutti questi tipi comunque adottano potenti verricelli che avvolgono i cavi ai quali sono fissate le reti, che a loro volta vengono mantenute spiegate da congegni chiamati tavoloni divergenti, spesso di forma idrodinamica.

I pescherecci per senne portano gigantesche reti con galleggianti superficiali da un lato e pesi dall'altro. Le reti vengono trascinate attorno a un banco di pesci da un piccolo peschereccio mentre un'estremità della rete rimane agganciata al battello più grande. In seguito, il fondo della rete viene richiuso e la rete viene serrata da un motore a bordo del peschereccio. La pesca, consistente in acciughe, aringhe, salmoni o tonni, a seconda della zona di pesca, viene poi issata a bordo del peschereccio. I pescherecci con lunghe lenze e tramagli per la pesca d'altura operano posando lenze lunghe diverse centinaia di metri ancorate e fissate a boe a ciascuna estremità, con lenze più corte e ami dotati di esche fissati alle lenze principali. Con queste lunghe lenze vengono pescati pesci bentonici (merluzzi, melanogrammi, ippoglossi) e pelagici (pescispada, tonni, squali). I pescherecci asiatici d'altura portano reti a deriva, una sorta di tramagli lunghi addirittura fino a 64km. 

Attualmente la tendenza nella costruzione dei pescherecci di tutto il mondo è rivolta verso un comfort, una sicurezza e un'efficienza superiori, bisogni emersi dalla concorrenza con ben pagate occupazioni sulla terraferma e dall'elevato costo necessario per mantenere in mare un'imbarcazione da pesca.

 

- Navi da diporto

A questa categoria appartengono le piccole imbarcazioni di proprietà privata usate dai diportisti nautici. Amministrativamente sono classificate nel seguente modo:

·Navi: le unità che hanno lft>24 nm

·Imbarcazioni: le unità (non classificate come navi) che hanno

- lft>7,50 m se a motore;

- lft>10 m se a vela, a vela con motore ausiliario, motovelieri.

·Natanti: le unità che hanno

- lft<7,50 m se a motore;

- lft<10 m se a vela, a vela con motore ausiliario, motovelieri.

La potenza del motore e la superficie velica non hanno influenza su questa classificazione; per esempio un motoscafo lungo 7 m è sempre un natante, qualsiasi motore installi.

In conformità a diversi requisiti di sicurezza, le unità da diporto sono progettate e costruite per le seguenti categorie di navigazione:

·in alto mare, progettate per viaggi di lungo corso, in cui:

- la forza del vento può essere superiore a 8 (scala Beaufort);

- l’altezza significativa delle onde può essere superiore a 4 m.

·al largo, progettate per crociere d’altura, in cui:

- la forza del vento può essere pari a 8

- l’altezza significativa delle onde può raggiungere i 4 m.

·in prossimità della costa, progettate per crociere in acque costiere, baie, fiumi e laghi, in cui:

- la forza del vento può essere pari a 6;

- l’altezza significativa delle onde può raggiungere i 2 m.

·in acque protette, progettate per crociere su piccoli laghi, fiumi e canali, in cui:

- la forza del vento può essere pari a 4;

- l’altezza significativa delle onde può raggiungere 0,5 m.

Queste unità devono iscriversi presso il Registro delle Imbarcazioni da Diporto (R.I.D.). In seguito all’iscrizione viene rilasciata la Licenza d’abilitazione alla navigazione.
 


- Navi mercantili

Le navi mercantili sono quelle adibite al trasporto di merci e passegeri, e pertanto si dividono in

· navi passeggeri;

· navi da carico.

Le navi passeggeri sono quelle navi destinate al trasporto di passeggeri e, in piccola parte, merci. A tale categoria appartengono i transatlantici utilizzati, oggi, come mezzo di trasporto per i crocieristi.

Tutte le navi passeggeri, per il particolare uso cui sono destinate, sono dotate d’appropriate attrezzature che rendono agevole la vita a bordo: sono infatti dotate di numerose cabine singole o collettive da destinarsi ai passeggeri, di ristoranti, bar, e quant’altro possa servire per permettere una traversata confortevole.

Spesso tali navi sono fornite di pinne stabilizzatrici, dette anche alette antirollio, che sono delle specie d’alettoni in lamiera, sporgenti perpendicolarmente al fasciame di carena e servono a smorzare il movimento di rollio rendendolo più dolce e meno fastidioso.

Ciò che costituisce il grosso della flotta passeggeri, sono le cosiddette navi di linea che fanno scalo in porti prefissati, con orari ed itinerari stabiliti.

Con l’intensificarsi del trasporto passeggeri, che spesso recano al proprio seguito auto e merci in genere, si sono costruite le navi traghetto, dotate di particolari attrezzature atte al trasporto di auto e merci, soprattutto in rimorchi e semirimorchi. Tra le navi traghetto sono degne di nota quelle che fanno la spola tra il continente e le isole o tra le isole maggiori e quelle minori. Queste navi hanno apposite attrezzature che garantiscono un rapido e sicuro approdo, sia di prua sia di poppa, e consentono anche l’imbarco e lo sbarco di carri ferroviari. Negli ultimissimi tempi si sono sviluppati i cosiddetti traghetti veloci capaci di collegare ad esempio Palermo con Napoli in sole quattro ore e mezza contro le dieci del traghetto normale

Le navi da carico sono quelle navi destinate all’esclusivo trasporto di merci. Sono caratterizzate dall’avere numerose stive e speciali attrezzature in coperta per il carico e lo scarico delle merci, indipendentemente dalle attrezzature esistenti nei porti.

Si suddividono in:

·navi cisterna;

·navi destinate al trasporto di carichi alterni;

·navi per carico generale (General cargo);

·navi rinfusiere;

·navi per carico solido imballato;

·navi speciali.

Le navi cisterna svolsero un ruolo fondamentale durante la seconda guerra mondiale, e furono spesso un facile bersaglio durante gli attacchi ai convogli. Gli anni che seguirono la fine della guerra, videro una rapida crescita nelle dimensioni delle navi cisterna. Divennero comuni le superpetroliere, navi generalmente caratterizzate da una portata lorda di oltre 500.000 tonnellate. La portata lorda comprende il peso del carico, il combustibile, le riserve di magazzino e l'equipaggio. Il disegno tipico delle navi cisterna, che hanno generalmente scafo affilato alle estremità, prevede che nella regione poppiera trovino posto la sala motori, i locali dell'equipaggio e un ponte, che a prua siano posti i depositi per il servizio marinaresco, e che tutto il restante spazio, occupato da voluminose cisterne, sia destinato al carico. Le notevoli dimensioni delle navi cisterna hanno posto considerevoli problemi di attracco e manutenzione, rendendo necessaria la realizzazione di opere e strutture particolari; in alcuni casi sono state costruite piattaforme poste in acque sufficientemente profonde e collegate alla terraferma mediante un complesso sistema di tubi per il carico e lo scarico; in altri casi sono state create banchine specifiche e particolari bacini di carenaggio. Ciò ha bloccato i progetti di enormi navi con portata lorda intorno al milione di tonnellate, favorendo lo sviluppo di navi di dimensioni più contenute. Una versione specializzata delle navi cisterna sono i rifornitori, progettati per rifornire in mare le navi da guerra e per portare equipaggiamenti e materiali vari.

Nel dettaglio le navi cisterna si distinguono in:

 

     1. Navi cisterna costruite per il trasporto di prodotti liquidi, infiammabili e non.

Queste navi vengono utilizzate per il trasporto di vini, acqua o prodotti infiammabili allo stato liquido. Quelle destinate al trasporto del petrolio grezzo o dei suoi derivati sono dette generalmente petroliere. Esse presentano un disegno estremamente semplice. I macchinari sono concentrati a poppa e praticamente tutta la parte anteriore dello scafo destinata al carico è suddivisa mediante paratie longitudinali e trasversali. La struttura dello scafo è normalmente a doppio fondo per protezione in caso di collisione o incaglio. Poiché le petroliere navigano dalle zone dei giacimenti petroliferi ai terminali riceventi, ripetendo solitamente la stessa rotta numerose volte, gli equipaggi sono ridotti e gran parte degli apparati della nave è soggetta a un controllo automatizzato. La semplicità della costruzione delle petroliere ha permesso un enorme incremento nelle dimensioni; attualmente solcano gli oceani petroliere di alcune centinaia di migliaia di tonnellate, al confronto delle quali sembrano relativamente piccole anche le più grosse navi di linea passeggeri oceaniche.

 

 

2.Navi cisterna destinate al trasporto di prodotti chimici allo stato liquido.

Si differenziano da quelle precedentemente citate solo per la natura del loro carico.

3. Navi cisterna per il trasporto di gas liquefatti derivati da petrolio o di natura diversa.

Queste navi sono dotate di appositi serbatoi e di un impianto a gas neutro utilizzato sia per il lavaggio dei serbatoi sia per mantenere il gas alla pressione ideale per tutto il trasporto.

Le navi destinate al trasporto di carichi alterni sono quelle navi che possono caricare, alternativamente, un carico. Tra queste citiamo:

1.Ore-Bulck-Oil (OBO).

Navi progettate e costruite per il trasporto di carico secco alla rinfusa, oppure petrolio, il cui scafo ha una suddivisione interna ed una struttura particolare.

2.Ore-Slurry-Oil (OSO).

Sono, queste navi, destinate al trasporto di minerali mantenuti in sospensione in acqua o altri liquidi; ciò allo scopo di poter maneggiare il carico solido alla stregua di un carico liquido, servendosi di pompe e tubazioni che snelliscono alquanto le operazioni di carico e scarico.

3.Navi per carico generale (General cargo).

Appartengono a questa categoria le navi adibite al trasporto di carichi solidi o secchi. Generalmente tali merci sono imballate o comunque contente in appositi contenitori (botti, casse, sacchi ecc.).

Le navi rinfusiere sono destinate al trasporto di merci solide non imballate. A tale categoria appartengono:

1.Bulck-Carrier (BC).

Nave utilizzata per il trasporto di carichi alla rinfusa. 

2.Heavy-Carrier (HC).

Nave con strutture particolarmente rinforzate per trasporti di carichi pesanti alla rinfusa (rottami di ferro….).

3.Ore-Carrier-Empty (OCE)

Nave con struttura rinforzata adibita al carico di minerali alla rinfusa.

4.Nave silo.

Progettata per il trasporto di cemento alla rinfusa.

5.Nave Rinfusiera Refrigerata.

Sono navi dotate di un’elevata velocità d’esercizio e sono utilizzate per il trasporto di merci solide deperibili. Esse alle normali attrezzature, sono dotate delle seguenti particolari strutture:

-Coibentazione delle stive in modo tale da ridurre al minimo lo scambio di calore tra l’interno e l’esterno.

-Impianto di refrigerazione per la produzione del freddo necessario ad abbassare prima e mantenere dopo la temperatura necessaria alla conservazione del prodotto caricato, durante il viaggio.

-Impianto di condizionamento, avente lo scopo di rinnovare l’aria eliminando i gas nocivi prodotti da alcuni tipi di merci deperibili quali le banane, le patate e gran parte dei prodotti ortofrutticoli.

-Impianto di umidificazione, atto a mantenere il grado di umidità relativa costante nella stiva.

A questa categoria appartengono le baleniere, le navi destinate al trasporto di carni congelate ecc.

Le navi per carico solido imballato sono le navi progettate e costruite appositamente per il trasporto di merci imballate in appositi contenitori. Appartengono a questa categoria le navi portacontainers, navi porta chiatte, navi per il trasporto di merci su automezzi e navi per carico palizzato.

1.Navi portacontainers.

Le navi portacontainers trasportano appunto container (contenitori) in lega di alluminio di dimensioni standard (6 m × 2,4 m × 2,4 m), all'interno dei quali può essere immagazzinata una grande varietà di merci diverse (collettame). I risparmi ottenibili con questo sistema sono dovuti a minori costi di carico-scarico, a tempi di manovra più rapidi, furti ridotti e a un più efficiente trasferimento sui mezzi di trasporto terrestri.

 


2.Navi porta chiatte.

Sono navi particolarmente attrezzate per l’imbarco di galleggianti tipo chiatta, carichi di merci. Questi tipi di nave consentono di imbarcare la merce direttamente nelle rade e di farla proseguire poi nell’entroterra, senza trasbordarle, per via fluviale. Alcune di queste navi sono dotate di apposite gru a portale, che scorrono da prua a poppa, dove appunto vengono prelevate le chiatte.

3.Navi per trasporto di automezzi carichi, dette anche Ro-RO.

Vengono progettate per il trasporto di semiarticolati o solo rimorchi contenenti la merce da trasportare. In tal modo la merce è imbarcata nei luoghi di produzione e sbarcata nel porto di destinazione senza essere manovrata né dai mezzi di bordo né da quelli in banchina.

4.Navi per il carico palettizzato (Truck-to-Truck).

Costruite con lo scopo di poter ricevere merci in pallets (colli) di dimensioni standardizzate e limitate. Il maneggio dei pallets è affidato ad appositi mezzi meccanici detti Trucks o carrelli elevatori, dotati di forca per il prelievo ed il definitivo stivaggio dei pallets.

Le navi speciali sono quelle navi che non hanno il compito di trasportare merci o persone, ma vengono utilizzate per particolari lavori. Tra queste menzioniamo:

1.Navi posacavi.

Sono navi destinate alla posa, al salpamento, ed alla manutenzione dei cavi telefonici o elettrici sottomarini. Oltre ai cavi queste navi possono distendere tubazioni allo scopo di convogliare acqua o altri liquidi.

2.Navi idrografiche.

Sono navi utilizzate per la ricerca scientifica o per effettuare rilievi delle coste e dei fondali, che saranno poi utili per la pubblicazione e l’aggiornamento delle carte nautiche.

4.Navi meteorologiche.

                                                                     

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