DEFINIZIONI
I cicloni tropicali sono dei vortici depressionari, con isobare quasi circolari, che hanno origine nella zona di convergenza intertropicale (ITCZ), in determinate regioni e in alcuni mesi dell’anno. Possono assumere carattere di tempeste violentissime, con venti talvolta superiori ai 150 nodi e stato del mare montagnoso. Il termine ciclone o tempesta tropicale è usato in senso generale. Esso indica una depressione tropicale, come detto poc’anzi, in cui i venti raggiungono i 34 nodi. In realtà nella zona intertropicale esistono perturbazioni di varia intensità. Le più piccole sono chiamate onde nelle correnti da Est e sono deformazioni ondose delle correnti da Est come una saccatura senza isobare chiuse.(Vedi figura).
Formazione di un’onda nelle correnti da Est
Se si formano alcune isobare chiuse si parla di depressione tropicale. Il WMO adotta la seguente nomenclatura per le perturbazioni tropicali:
Ø
Depressione tropicale.
Centri di bassa pressione con alcune isobare chiuse, in cui il vento non supera
i 33 nodi (forza 7). Alcune di queste basse restano limitate, altre si
sviluppano in intensità.
Ø
Tempesta tropicale moderata.
Cicloni tropicali con venti associati fino a forza 9, velocità 34-47 nodi.
Ø
Tempesta tropicale forte.
Cicloni con venti forza 10 e 11 (velocità 48-63 nodi).
Ø Uragani. Cicloni con gradienti barici elevati e venti superiori a 64 nodi. Gli uragani hanno luogo in varie parti del mondo e sono chiamati con nomi diversi: le tempeste che si formano nelle regioni occidentali dell'Oceano Pacifico settentrionale e che si abbattono con regolarità sul Giappone sono chiamate tifoni; nella parte settentrionale dell'Oceano Indiano sono conosciute come cicloni; in Australia talvolta si dà loro il nome di willy-willy; in quasi tutte le altre regioni del mondo si usa comunemente la parola " uragano ".
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