BENZINE
Le benzine sono miscele di idrocarburi da 6 a 12 atomi di carbonio e vengono in genere usate nei motori a scoppio.
I requisiti che una benzina deve possedere sono due:
- la volatilità, ovvero la proprietà di formare una quantità di vapore in modo tale da effettuare nei cilindri dei motori una buona combustione;
- il potere antidetonante cioè la resistenza che un carburante oppone a passare dal regime di combustione a quello di detonazione.
Questo potere si misura in N.O.(numero di ottano). In base a questo parametro si hanno due tipi di benzine:
- benzine normali, con N.O. compreso fra 86 e 88; sono colorate in giallo;
- benzine super, con N.O. compreso fra 98 e 100; sono colorate in rosso.
Esistono poi altri composti, come il tetraetile di piombo, che vengono utilizzati per aumentare il N.O.. Oggi però vi sono una serie di restrizioni legislative comunitarie che impongono la commercializzazione di benzine senza piombo (Pb <0,013 g/l). Al posto del piombo, che è tossico, si può aggiungere alcol etilico; la benzina ottenuta viene chiamata benzina verde.
CHEROSENE
E’ la frazione che distilla a 180 °C: è di colore giallastro ed ha una densità di 0,820 e un potere calorifico compreso fra 10500 e 11500 Kcal/Kg. Viene usato, dopo alcuni trattamenti, come carburante nei motori a reazione, nell’agromeccanica.
GASOLIO
Il gasolio distilla tra 150 e 380 °C. Viene utilizzato nei motori diesel, perché qui la combustione avviene per opera della temperatura raggiunta nel cilindro per compressione adiabatica dell’aria. La proprietà che ha il gasolio ad accendersi in queste condizioni è misurata in N.C. (numero di cetano).Le caratteristiche che un gasolio per autotrazione o per riscaldamento deve possedere sono:
- sicurezza nell’impiego;
- scorrimento alle basse temperature;
- assenza di particelle in sospensione;
- pronta atomizzazione;
- pronta ignizione;
- combustione pulita.
OLI COMBUSTIBILI
E’ la frazione che distilla entro i 350 °C: sono solitamente di colore giallo, hanno un odore caratteristico e una densità tra 0,82 e 0,90.Vengono di norma utilizzati come combustibili per motori a combustione interna o in miscela con altri oli pesanti. Dalla frazione che distilla oltre i 350 °C si ottengono gli oli residuali o nafte che vengono impiegati in forni industriali e centrali termoelettriche. Hanno però un elevato potere inquinante.
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