STRUTTURA FISICA
Un ciclone tropicale, nella fase di pieno sviluppo, si
presenta come una bassa pressione non proprio simmetrica, che si sposta verso
W-NW. L’intensità del vento cresce dalla periferia verso il centro fino a
raggiungere il massimo sul margine di un anello il cui diametro medio è di 15
miglia, anche se valori di 25 miglia non sono infrequenti. All’interno di
quest’anello, che racchiude l’occhio del ciclone, i venti calano rapidamente
a velocità intorno ai 15 nodi. Il grafico sottostante mostra, a titolo
d’esempio, la velocità del vento al suolo lungo la traiettoria del centro
dell’uragano Hilda nel 1964. Si vede che il ciclone raggiunge la forza di
uragano ad una distanza dal centro di circa 30 miglia e forza di tempesta a
circa 70 miglia.
Intensità del vento al livello del mare
R.D. Fletcher, del U.S. Weather Service, fornisce la seguente formula per il calcolo del vento massimo in un tifone:
in cui Pn è la pressione alla periferia del tifone, Po
al centro, espresse in mb.
Le correnti sono convergenti al suolo con una componente
verticale crescente verso il centro fino all’occhio del ciclone. In questa
zona la forza centrifuga è talmente forte da costituire una parete che
impedisce all’aria di penetrare all’interno. Si spiegano così i deboli
venti nell’occhio del ciclone.
Le correnti ascendenti di aria molto instabile originano
nubi cumuliformi e piogge torrenziali accompagnate da temporali e lampi. Il
calore latente di evaporazione favorisce ancor più l’ascesa che continua fino
ai limiti della troposfera ove il moto diventa orizzontale e divergente.
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