ORIGINE ED EVOLUZIONE DEI CICLONI
Il
luogo di nascita delle tempeste tropicali si trova sopra gli oceani, pressappoco
tra i 5 e i 15 gradi di latitudine Nord e Sud. Come in molti vortici
atmosferici, la principale fonte di energia che avvia e mantiene il vortice è
il calore latente liberato dalla condensazione del vapore acqueo.
Come
gia ricordato la maggioranza degli uragani si forma in certe regioni oceaniche e
in certe stagioni dell'anno: in condizioni cioè in cui è massima la
temperatura della superficie del mare (almeno 26 °C). Le suddette regioni
coincidono con la zona delle calme equatoriali o di convergenza intertropicale,
dove convergono gli alisei dai due diversi emisferi: sono zone caratterizzate da
assenza di venti e da forti riscaldamenti della superficie marina a causa della
costante azione della radiazione solare.
Il
forte riscaldamento degli strati inferiori dell'atmosfera tende a renderli
instabili e quindi a favorire la convezione, ossia il movimento verticale verso
l'alto dell'aria caldo-umida sovrastante la superficie del mare; il
raffreddamento di tali masse d'aria produce la condensazione e quindi la
liberazione di grandi quantità di calore latente.
I
moti convettivi creano una convergenza di aria verso la zona in cui essi si
manifestano, tuttavia tale situazione non avrebbe una lunga durata nel tempo se
non intervenisse l'azione della forza di Coriolis. Tale forza, causata dalla
rotazione terrestre, è nulla all'Equatore, ma, ad una distanza di almeno 500 Km
da esso, assume un valore sufficiente a produrre la deviazione dell'aria
convergente che inizia a muoversi in cerchio, con velocità sempre più elevate
man mano che essa si avvicina al centro del vortice. La deviazione è verso
destra nell'emisfero nord, per cui l'aria acquista una rotazione antioraria, al
contrario, nell'emisfero sud, la deviazione è a sinistra e la rotazione è
oraria.
Una
volta innescata la rotazione le uniche forze che praticamente agiscono sono la
forza di gradiente e la forza centrifuga, dirette, rispettivamente, verso il
centro e verso l'esterno. In meteorologia si dice che tale equilibrio è
ciclostrofico. L'azione convergente e rotatoria dell'aria produce un aumento di
intensità del moto ascensionale ed una diminuzione sempre più accentuata della
pressione nel centro della colonna, con conseguente aumento della forza di
gradiente.
Le
condizioni descritte non sono tuttavia sufficienti perché si formi un uragano,
generalmente ciò avviene quando, oltre alla convergenza al suolo, si ha un
sistema divergente ad alte quote che determina un'azione aspirante di aria dalle
quote più basse e che si va a sovrapporre al moto convettivo di natura termica.
Soltanto in tal caso la circolazione dell'aria sarà adatta allo sviluppo di un
violento vortice.
Uragano Pauline, Ottobre 1997 Uragano Bret, Agosto 1999
La
fase di sviluppo di un uragano può durare dalle 12 ore fino a diversi giorni,
durante tale fase la pressione nel centro della tempesta diminuisce gradualmente
ed i venti di solito non raggiungono la forza del vento di uragano e si
mantengono intorno ai 60 Km/h.
Quando
la tempesta si avvicina alla massima intensità i cambiamenti avvengono molto più
in fretta: la pressione cade rapidamente, i venti aumentano fino a più di 150
Km/h in una stretta fascia circolare compresa fra i 15 e i 25 Km di distanza dal
centro dell'uragano, nubi e pioggia si organizzano in fasce che si avvolgono a
spirale intorno al centro di perturbazione.
Quando
l'uragano raggiunge la maturità, le diminuzioni di pressione al centro sono
relativamente piccole, ma l'area coperta da forti venti e piogge violente
aumenta. La regione interessata dai venti d'uragano può estendersi fino a
raggiungere un diametro che supera i 300 Km.
Gli
uragani cominciano a indebolirsi e muoiono quando la fonte di energia,
rappresentata dal calore latente di evaporazione, si esaurisce. Tale situazione
si verifica quando diminuisce il rifornimento di aria calda e umida con il
passaggio della tempesta sulla terraferma oppure con lo spostamento verso
latitudini più alte, sopra acque oceaniche più fredde.
In
molti casi l'uragano si indebolisce fino a diventare una semplice tempesta
tropicale, oppure, se ha la possibilità di arrivare a latitudini più elevate,
può trasformarsi in un normale ciclone extratropicale.
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