Tre buoni motivi per immatricolare una nave in
un paese straniero
Le bandiere ombra danno all'armatore
non residente vantaggi non indifferenti, perché gli permettono di praticare un
dumping a tre diversi livelli: normativo, fiscale e sociale.
Dumping normativo: permette di eludere gran parte delle
normative nazionali e internazionali, anche le più draconiane, e gli eventuali
sequestri da parte dei poteri pubblici nazionali in caso di crisi.
L'immatricolazione, fatta su moduli prestampati non soggetti ad alcun
controllo, si può effettuare nello spazio di un giorno presso un consolato o
un'ambasciata, e lo stato presta-bandiera è remunerato in maniera forfettaria
in base al tonnellaggio della nave. Se la Liberia o le Bahamas non accettano
proprio tutte le navi, Cipro e Malta hanno una reputazione più nefasta. Simbolo
di questa pura finzione giuridica, la flotta della Liberia dove è in corso una
guerra civile è in realtà gestita da una grande società americana della
Virginia, e un accordo tra Monrovia e Washington prevede che, in caso di crisi,
tutte le navi liberiane di proprietà di gruppi americani possono essere
immediatamente rimpatriate sotto bandiera statunitense.
Dumping fiscale: le tasse di immatricolazione sono
dal 30 al 50% inferiori a quelle europee.
Dumping sociale, infine, perché questi stati non
riconoscono nessun tipo di contratto collettivo né alcuna protezione sociale, e
gli equipaggi, spesso anche qualificati (come era quello dell'Erika) sono sotto-pagati.
Il costo dell'equipaggio di una nave di linea regolare battente bandiera
francese metropolitana era valutato, nel 1997, sugli 11 milioni di franchi
l'anno (3,3 miliardi di lire), a fronte degli 8,5 milioni di franchi per una
con bandiera francese bis delle Kerguelen (con un guadagno del 23%) e dei 3,6-4
milioni di franchi per una con bandiera di comodo (con un guadagno del 63%).
L'equipaggio di una petroliera di 45.000 tonnellate battente bandiera delle
Kerguelen costa 7,2 milioni di franchi l'anno, contro i 5,8 milioni di quello
di una nave analoga battente bandiera ombra. Questo sistema si sviluppa grazie
alla complicità attiva dei governi e delle imprese dei grandi paesi sviluppati.
|