MOVIMENTO DI UN URAGANO
Tutte
le tempeste tropicali hanno una caratteristica comune: dopo essersi formate si
muovono seguendo percorsi che le portano in direzione del polo. In generale gli
uragani dell'Atlantico all'inizio hanno solo una piccola componente diretta
verso il polo, ma dopo qualche giorno di spostamento lungo un percorso
approssimativamente est-ovest cominciano a piegare verso nord.
Si
può vedere che ogni tanto gli uragani possono deviare dai percorsi gradualmente
incurvati, e talvolta subiscono rapidi cambiamenti di direzione, arrivando
perfino a descrivere un occhiello intorno a una particolare area: quando ciò
accade la durata della tempesta sopra quest'area può essere considerevolmente
più lunga di quanto normalmente previsto.
Gli
uragani giovani nei tropici si muovono abbastanza lentamente raggiungendo una
media di 20-25 Km/h. Quando le tempeste si rafforzano e la loro traiettoria
comincia a curvarsi, le velocità aumentano. Talvolta gli uragani dell'Atlantico
possono raggiungere velocità tra gli 80 e i 100 Km/h quando colpiscono la costa
nord-orientale degli Stati Uniti.
Molto
spesso un vortice si dissolve prima che se ne sviluppi un secondo e di quando in
quando se ne forma un secondo quando esiste ancora il primo. La presenza di tre
vortici ben sviluppati nello stesso tempo è del tutto eccezionale.
Quando
gli uragani si spostano sopra grandi aree di terraferma, o sopra masse d'acqua
più fredde, si indeboliscono rapidamente. I meteorologi chiamano questo
processo riempimento dell'area di bassa pressione. Quando avviene il
riempimento le velocità dei venti diminuiscono e la tempesta diventa il
cosiddetto ciclone extratropicale, cioè un ciclone con caratteristiche
comuni ai cicloni che si verificano fuori delle zone tropicali.
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